Categoria: recensioni

Memorie della Foresta, di Damir Karakaš

Non è mai successo. È la prima volta che mi viene voglia di rileggere un romanzo dopo appena solo 5 mesi dalla prima lettura.

«Sono disteso a letto e tendo l’orecchio; la casa di legno è imbottita di vecchi giornali e il vento trova nuove fessure: soffia muovendo le ombre nella stanza. Poi si sente un secco tintinnio di catenacci: mio padre sta slegando il bestiame. Mi vesto in fretta e corro fuori, la vacca Suza è già uscita dalla corte: la seguono šarava, Lozonja, Peronja».

Inizia così Memorie della Foresta, di Damir Karakaš. Una prosa secca, decisa, ogni frase pesata, come se fosse la misura di pallini per una cartuccia di fucile. Si sente il ritmo della camminata, il passo guardingo del cacciatore che entra nella foresta, procede per qualche metro e poi si ferma, con gli occhi e lo sguardo attento, pronto a percepire il rumore della preda. Oppure lo sguardo di un ragazzino difettoso che gioca, studia, lavora, pensa e si muove sempre con quell’orso che alberga nel proprio cuore.

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Una questione di pelle, di Marina Vujčić

Dopo la lettura di questo romanzo, credo che osserverò con più attenzione gli annunci pubblicati sui quotidiani.
Quello che ha letto Veronika Vinter diceva così:
«Cerco una signora disponibile ad accarezzare la mia schiena. Solo ed esclusivamente la schiena. Massima serietà, garantiti riservatezza e ottimo compenso».

Ha risposto e la sua vita è cambiata.

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Azzorre, di Cecilia Maria Giampaoli

Abbiamo tutti delle date impresse nella mente. Non dico il giorno preciso, la data del calendario, ma la memoria di quello che stavamo facendo nel momento in cui un determinato fatto ha sconvolto la vita di molte persone.
L’8 febbraio del 1989 lo ricordo perché al mattino avevo sfogliato una nota rivista di viaggi. C’era un servizio che mi interessava e riguardava le Azzorre. Non so cosa mi avesse attirato, probabilmente il nome che riesce a essere delicato pur con quelle doppie consonanti. E poi le descrizioni dei paesaggi di origine vulcanica, lussureggianti, montuosi e selvaggi, lontani dal turismo di massa. Infine la nota che diceva come fossero isole difficilmente raggiungibili e i voli costosi, per cui era meglio affidarsi al recente servizio di voli charter.

È una rivista che conservo ancora. Ogni tanto la metto nel sacco della carta e poi la ritiro fuori. Magari un giorno potrà servirmi. È del 1983, sei anni prima di quanto è successo sul Pico Alto.

Autore: Cecilia Maria Giampaoli
Casa editrice: Neo Edizioni
Uscita: luglio 2020
Pagine:160

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No, non è un’abitante di qualche galassia lontana, nemico dei Klingom o dei Vulcaniani.
Il crunchiano è una persona curiosa a cui piace leggere, guardare, scoprire e poi…scrivere di libri, fumetti, musica, fotografia, arte, cinema, serie TV.

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Fumo negli occhi e altre avventure dal crematorio

“Il silenzio della morte, del cimitero, non era una punizione, ma il premio per una vita ben vissuta”.

Io che non so fare recensioni (ma tanto…all’incompetenza ormai affidiamo tutto), ho parlato di un libro all’apparenza irriverente. Mi piace questo binomio, difficile da pronunciare, che pare tanto una montagna russa o il dorso di un cammello.

Il libro è Fumo negli occhi e altre avventure dal crematorio di Caitlin Doughty, edito da Carbonio Edizioni, una nuova casa editrice che fa libri belli e buoni e ne parlo qui, su Crunched

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