“Il silenzio della morte, del cimitero, non era una punizione, ma il premio per una vita ben vissuta”.
Io che non so fare recensioni (ma tanto…all’incompetenza ormai affidiamo tutto), ho parlato di un libro all’apparenza irriverente. Mi piace questo binomio, difficile da pronunciare, che pare tanto una montagna russa o il dorso di un cammello.
Il libro è Fumo negli occhi e altre avventure dal crematorio di Caitlin Doughty, edito da Carbonio Edizioni, una nuova casa editrice che fa libri belli e buoni e ne parlo qui, su Crunched
Di questo mi era già capitata la copertina sott’occhio. Devo dire che mi incuriosisce molto!
diciamo che quella della scrittrice è un’esperienza…curiosa
Curioso assai questo libro.
Interessante è la sua scrittura così leggera su un argomento al di poco inquietante pur essendo la morte tema naturale…
Ciao pani 🌸
Di sicuro conta molto il contesto, lo stile, quello che si dice. Un forno crematorio e le sue pratiche narrate in un libro di qualche sopravvissuto nei lager nazisti, provoca orrore, ribrezzo e molto altro. In questo libro non ho mai provato disgusto.
E infatti…si percepisce dai trafiletti che hai riportato. Bene