Carezze bagnate

 

Quando il campanile ha battuto i sette rintocchi pioveva forte, non gocce sottili ma spesse come gnocchi, che rimbalzavano sulla tettoia in giardino.
“Questa mattina non si va a correre” ho pensato e quindi mi sono impegnato per riacciuffare i sogni. Dopo le nove, quando il campanile ha battuto la mezza, mi sono alzato è ho guardato fuori dalla finestra. Ho impiegato un minuto a convincermi, perché le promesse vanno mantenute, soprattutto se sono difficili e rivolte a se stessi. Ne ho impiegati altri cinque per attendere che il bagno di casa si liberasse, poi, indossata la tuta e le scarpette, uscire è stato facile.
Con me avevo l’ipod della figlia e ho iniziato a correre con la musica che sta ascoltando in questo momento, Agnes Obel, un ritmo giusto per la mia andatura. Ma bisogna andarci cauti perché mi sono appena innamorato di lei e tutti i miei precedenti amori sonori rischiano di farmela pagare, perché si sa, le donne gelose sanno essere perfide e vendicative. E queste non sono parole mie.
Al parco c’era poca gente, vecchie figure che non vedevo da tempo, un mezzo parente e poi l’uomo dai capelli grigi, che trovo in qualsiasi giorno e a qualsiasi ora e mi chiedo che lavoro faccia. Puoi scuoto la testa e dico che lui potrebbe pensare la stessa cosa di me. Magari siamo colleghi e manco lo sappiamo.
Poi sono arrivati i The Commitments e ho aumentato l’andatura. Musica di vent’anni fa…solo che a quel tempo non correvo. Sono poi arrivati i Gun’s n Roses, il cielo si è incupito e sono scese le prime gocce. Che spettacolo.
Con la musica di Damien Rice sono arrivate carezze bagnate dal cielo e me le sono prese tutte.
E ora ascolto una canzone dei miei quindici anni, Lost in the flood

10 pensieri su “Carezze bagnate

  1. Mi piace parecchio questa considerazione: ” le promesse vanno mantenute, soprattutto se sono difficili e rivolte a se stessi”.
    In genere sono quelle più disattese.
    E poi mi piace che la corsetta faccia viaggiare a ritroso nel tempo, e allora diventa una “carezzevole” corsetta.

  2. Quasi quasi mi faccio una corsetta sul tapis roulant del marito e ripercorro i tuoi passi a suon di musica. Però prima di promettere che lo farò conto fino a dieci chè di infrangere la promessa non ho voglia ma forse nemmeno ti abbandonare il divano. La musica, invece, quella sì.

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