L’abito non fa il monaco, anche se ai monaci, di solito, si mette un abito per distinguerli meglio.
Camilo José Cela, Undici racconti sul calcio, 1963
Stabilii che era necessario stilare un programma: 2 allenamenti alla settimana e tempi progressivi. Avrei iniziato con una corsa di 2 minuti, senza fermarmi. La volta dopo l’avrei prolungata a 4, 10, 12, fino ad arrivare a 30 minuti, la mia meta.
Non mi interessava il rapporto spazio/tempo: le mie attenzioni erano tutte rivolte al rapporto tempo/fiato.
Per fare questo non serviva molto, la corsa è uno sport molto economico. Iniziai con quello che avevo in casa e solo lentamente acquistai qualcosa di più specifico.
(non ho più guanti per le manine uffa.)
una lista essenziale. se ne potrebbe fare un vademecum (che non ho ben chiaro cosa voglia dire però è una parola che mi piace parecchio. la butto nelle frasi di tanto in tanto. gli dà tutta un’altra musica)
vademecum suona meglio di curriculum, senza dubbio.
specie se ci si mette a giocare con gli accenti. se una parola suona ridicola appena faccio saltare un’accentino un po’ più in là non è una parola seria u_u
il gioco degli accenti è divertente. Oggi voglio provare a formulare delle frasi intere con gli accenti sbagliati
è un esercizio formidabile! non è affatto semplice. ci proverò sottovoce. poi quando avrò preso il via aumenterò il volume
un po’ alla volta si riesce a fare di tutto, come la corsa.
si. però non corro lo stesso!
mi destabilizza fortemente correre. mi fa arrabbiare.
allora meglio che cammino.
per correre c’è sempre tempo,meglio camminare,sì
ho capito che oggi non capisco bene le mie reazioni perché mi viene da ridere leggendo la frase percorrerec’èsempretempo. ma senza ironia o sarcasmo. mi viene da ridacchiare come per un gioco di parole
è una frase sulla quale si può giocare a lungo, aggiungendo e togliendo
annuisco (che strano come questa parola ricordi ennui. la noia è vicina all’affermazione?)
la noia è un libro che devo leggere da più di trent’anni e mai mi decido a farlo.
E Innuendo, disco dei Queen, che significa?
rifletto aggrottando la mente. (sennò vengono le rughe. e le rughe me le devo intagliare con la lametta del rasoio perciò la pelle dev’essere ben tesa come una tela appena intelaiata.) (chissà se ho anche i picchetti dietro la nuca?)
la tela appena intelaiata è come il sole soleggiato, acqua annacquata e il vino vinazzato
vinoavvinazzato *___*
mi piace anche deturpare gli intransitivi. la strada camminata. è come passare col rosso. ti percorre un brivido di repulsione e adrenalina insieme
la strada camminata
e i passi appiedati
la sacca sulle spalle
e le spalle insaccate
da scriverci una poesia
piovono poesie dovunque oggi!!! ho il quadernino giusto dove trascriverle.
dalla prima pagina? O sei già arrivata alla fine?
no questo è un quadernino piccino picciò. ma lo inizierò dalla fine perché dall’inizio ci stavo appuntando cose a caso. quindi o strappo pagine o lo suddivido iniziandolo sia dall’inizio che dalla fine
o lo capovolgi
si. precisamente.
L’iPod per i corridori è essenziale come le scarpe 😉 ma la mia preferita visto il tempo è la maglietta termica, forse da oggi inutile ma non si sa mai…
sì, la maglietta termica va bene solo quando si sfiora lo zero
Correre mi libera la mente dai cattivi pensieri, dalle sensazioni negative. La play list è fondamentale, come le scarpe giuste, come delle “braghette” che non mi facciano sentire una balenae mi permettano di correre in libertà .
Buona domenica
sì, i pensieri se ne vanno insieme al sudore.
Uh! I guanti per le manine ^_^
le estremità bisogna proteggerle ma per il nasino non ho nulla
Potresti usare uno di quei nasi rossi rotondi di spugna che usano i clown 😉
🙂
con il freddo il nasino diventa rosso da sè
Ma non lo puoi scaldare!
uh! è vero…acquisto subito una pallina rossa
Vabbè io sono un patito di frocerie, sull’abbigliamento vado davvero al risparmio. Maglietta e pantaloncini d’estate, braga lunga d’inverno. Le più economiche di Decathlon. Le scarpe no, quelle devono essere buone, e poi smartphone con Nike+ installata. Niente guanti per le manine e niente cappellino. Ma a Roma difficilmente si arriva a freddissimo, la minima che ho “patito” è stata -2, e si va ancora senza guanti e senza berretto.
uh! Quando sono partito avevo solo un paio di braghette da trekking e una maglietta di cotone. E al posto dell’ipod una chiavetta-lettore da 256 mega. Poi, un po’ alla volta mi sono attrezzato e il massimo l’ho raggiunto pure io con i tessuti decathlon. I guanti per le manine li indosserò una o due volte mentre il cappellino va e viene .A volte lo metto a fine corsa. Però qui al nord oltre al freddo c’è anche la nebbia e l’umidità. Insomma, altra storia.
Dici che il programma di allenamento progressivo possa funzionare con tutti? Anche per quelli/e con il fiato cortocortochedipiunonsipuò?
te l’ho detto mille volte. Il problema non è il fiato ma le gambe
Naaa, per me si tratta proprio di fiato. Pant, pant…
balle. il fiato viene. Sono le gambe, la muscolatura a dare problemi