In fondo, tutti desideriamo avere uno gnomo

Ancora non ne sono capace. Mi spiego: non sono in  grado di adottare un nano da giardino. Anche se Giulia mi ha rassicurato, temo qualche ritorsione dal fronte di liberazione.
E poi, nel mio giardino ci sono già due figure in gesso:

il maschietto ogni tanto perde la testa. Gliela feci perdere io da piccolo, appoggiandomi con la mano, anzi, solo sfiorandolo. Mio nonno, che aveva adottato questi putti, non disse nulla. Forse sapeva che il maschietto aveva un difetto congenito oppure già qualche altro nipote prima di me gli aveva staccato la testa.

Da molti anni, credo da ancora prima della mia nascita, essi vigilano sulla porta d’entrata. Qualche volta li sento sospirare o mugugnare: se vedono arrivare il Gattocattivo, quello che allunga sempre le zampe sulla Kiki, loro lanciano l’allarme.

Però ci sono altre cose che mi fanno dire: sì, forse un nano ci starebbe bene ma dovrebbe trattarsi di un nano particolare, non troppo brontolone, in grado di apprezzare quanto trova nel mio giardino (per tacer di quanto c’è in casa). Un nano politicamente corretto, senza riporti o capelli asfaltati.

Perché, detto fra noi, non ho intenzione di applicare i dettami del feng shui solo per soddisfare le paturnie di nani, gnomi e folletti.

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Sì, credo che insieme potremmo fare grandi cose e chissà, magari anche sederci insieme sotto l’olivo, contare le zanzare tigre e fare la gara a chi ne ammazza di più. Oppure tirare degli scherzi alle lucertole, mettersi in posa come loro e far vedere che siamo più bravi. Perché noi siamo capaci di andare in retromarcia, le lucertole no.

Sì, andrò alla ricerca di uno gnomo, ma dovrà essere capace di fumare la pipa, suonare il contrabbasso e stupirsi con poco.

35 pensieri su “In fondo, tutti desideriamo avere uno gnomo

  1. Biancaneve fa sapere che nani è offensivo. Si dice little people, almeno secondo lei e gli americani.
    Detto questo hai tutta la mia ammirazione. Tu fai perdere la testa pure alle statue di maschietti oltre che alle donne!
    Attendiamo il tuo libro verità sul tuo rapporto con lo gnomo.

  2. Potrebbe affollarsi di troppe presenze, il tuo giardino.
    Credo che le due figurine in gesso, nonostante le apparenze, possano riservare parecchie sorprese, basta saperle ascoltare. 🙂

  3. Scusa, ma di questo tuo post mi hanno colpito la fotografie “strane ombre al tramonto”: sono bellissime e ritraggono un’emozione che io ho cercato di trasferire in un mio piccolo quadro che è sulla pagina del mio blog.
    Per il resto, da quel po’ che si vede invidio un po’ il tuo bel giardino………. e può stare anche senza gnomo!

  4. c’è poco da invidiare…ultimamente sono le zanzare tigre a farla da padrone. Restare in giardino è diventata una sofferenza. Chissà, magari uno gnomo potrebbe fare da spaventa-zanzare…

  5. Uh, io penso che il bambino e la bambina di gesso, tu e la splendida Kiki e tutti gli altri componenti della famiglia vi divertireste un mondo con un nano da giardino…e poi avete spazio per la caccia alla lucertole e tutto il resto. Il nanetto se la caverà. L’importante è che il bambino di gesso si decida, finalmente, a tenere la testa sulle spalle 🙂

  6. No dai Pan, non darmi questo dispiacere, un nanetto nel giardino… ma scusa allora perché non meti tutti i sette nani? 🙂

    Però ammetto che sei spinto da intenzioni atipiche, nel senso che non sei come tutti quelli che mettono nel loro giardino i nani, tu vorresti uno gnomo capace di fumare la pipa, suonare il contrabbasso e stupirsi con poco, beh, nobili intenzioni, dunque, forse, boh, non lo so. 🙂

    ‘nnaggiatte!!!

  7. eh sì, adottare un nano è una scelta responsabile, per questo non l’ho ancora fatto. Non voglio unirmi alla schiera di persone che poi li abbandonano lungo le discariche tangenziali o in qualche cassonetto 🙂

  8. Un giardino invidiabile! Solo a guardare le fotografie vengono in mente un sacco di storie … e poi quelle ombre così suggestive!
    Adottare un nano …perchè no? Se poi fuma e soprattutto suona il contrabbasso lo spettacolo è assicurato. Ciao Lucia

  9. Nel posto dove sono andato ce n’erano molti di nanetti, tutti in bella vista, tutti belli legati, che lì, di nanetti ne sono spariti tanti, che lì di foreste ce ne sono tantissime, che lì i nani hanno ben altro da fare che fare la guardia a un piccolo giardino eh!):))

    1. sei andato a nanolandia? Certo che legarli è una crudeltà. Dove diavolo hai visto questa barbarie?
      Per non far scappare o rubare i nani basta mettere del piombo nelle pantofole

  10. Sai che mìè venuta un’idea: ma di “nani” non ne abbiamo già tanti in giro (con le tasche piene di piombo!)? perché vuoi aumentarne la schiera: non lo vedi quanto sono perniciosi???

    1. dici che sarebbe meglio mettere in giardino un Colosso di Rodi. Ogni tanto ci penso, a volte vedo dei manichini che sono una favola. Prima o poi me ne compero uno, lo piazzo in giardino, seduto sotto l’ulivo e poi ci bevo un tè insieme.

  11. qualche nano nel mio giardino ci deve essere. Capelli d’Argento, il gatto che ogni tanto viene ad omaggiare la mia Kiki, da un po’ di tempo è sconvolto, si muove come una modella e ha gli occhi spiritati. Secondo me ha fatto qualche brutto incontro. Ieri sera, ad esempio, nel giardino del mio vicino c’erano strani rumori vicino all’orto, a mio parere una battaglia fra nani.

    1. Uh, i nani quando litigano sono tremendi…speriamo che il tuo sia pacifico e paccioccone, se lo trovi…non vorrei si azzuffasse con Rick quando verremo a portarti la pozione di streghina Pigmy 🙂

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